sabato 30 luglio 2011

Denver e viaggio verso Badlands

Arrivato a Denver, vado in albergo. Sembra banale, ma il tassista etiope mi rapina 10 dollari di mancia.

La mattina del sabato, ritiro dell'auto dal noleggiatore che nel frattempo ha cambiato indirizzo. Dopo 40 minuti di girellare con il bagaglio a mano lo trovo, cmq troppo presto. Avevo fissato l'auto per mezzogiorno, sono le 9.15.

Ritirata l'auto, vago inutilmente cercando di trovare la I-25, ma una volta la prendo nella direzione sbagliata, poi nella direzione giusta, ma esco interpretando male il cartello - in effetti era chiarissimo. Alla fine accendo il navigatore.

Proseguo sulla I-25 che nel tratto subito fuori Denver sembra la A1 nei dintorni di Firenze: piena di camion, non tutti a destra perché qui si sorpassa anche da destra, e si viaggia a 20-30 miglia all'ora con un limite di 75. Una mattinata tristissima.

Poi si entra nella campagnia, il traffico sparisce, il paesaggio cambia, anzi non cambia, rimane lo stesso anche per 100 miglia: una lunga strada dritta in mezzo a una prateria. Passo attraverso il Colorado, il Wyoming - dove non trovo davvero niente -, il Nebraska e finalmente il Sud Dakota, dopo 10 ore di viaggio con alcune brevi soste.




Per fortuna non sono mancati alcuni panorami davvero belli ed anche una piacevole sorpresa: in america si beve anche l'acqua! L'ho trovato ovunque sia stato, anche in Wyoming in un fast food che più americano wasp di così non si poteva.


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Viaggio a Denver, Colorado

"Fatto il colpo, andremo a spassarcela in Florida"
"Idiota, ci siamo già in Florida"

Inutile che vi dica qual è il film. E così in Florida ci sono anche io, almeno per qualche ora.

A Miami, sceso dall'aereo c'è stato il famigerato controllo passaporti americano. Lunga fila, ma scorreva veloce. Arriva il mio turno, solite domande. Tutto bene. Passo nella stanza accanto per il ritiro bagaglio, ma io ho solo il bagaglio a mano. La cosa non sfugge ad un tale della sicurezza che mi chiede: "Ma lei ha solo il bagaglio a mano?" "Sì" "E quanto rimane" "40 giorni". Senza dire nulla cambia la "A" di approvato nel questionario della dogana e mi manda al controllo "approfondito". Dove continuano a non credere alla storia del viaggio con il solo bagaglio a mano. "Ma come fa con i vestiti?" "Li lavo, li compro" "Che lavoro fa in Italia?". Un interrogatorio. Alla fine mi lasciano andare.

Certo stavo anche indossando una felpa al contrario...

Prendo l'aereo per Denver. Da non crederci. Trasmettono lo stesso film dell'altro aereo!! Questa volta non in italiano e in inglese, ma in inglese con i sottotitoli in spagnolo (!). In effetti la persona accanto a me ha appeno scelto di "apagar lo equipo". Ma ci sono americani che parlano solo inglese?!




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Viaggio a Miami

Eccomi qua a 3000 km da Miami e 5000 km da Roma, in pieno oceano atlantico.

E' appena finito un film orribile e l'aereo sembra risvegliarsi: c'è tutto un insieme di persone che si alzano per parlare, sgranchirsi, andare in bagno a bere qualcosa.

Volevo giocare con il portatile, ma mi sono dimenticato di metterlo in carica. Accanto a me c'è un annoiatissimo 17enne in "vacanza studio"  con altri sette suoi coetanei.

Mi presento

Questo blog racconterà le mie impressioni del mio viaggio nell'ovest degli USA nel 2011.

Questo è il mio piano originario: http://mapq.st/n6uyUu